Un grande passo per l’ambiente, un grande passo per l’Europa.
Dopo due anni di discussioni e ostruzionismo, il 17 giugno scorso è stata approvata, tra lo stupore generale, la Nature Restoration Law. Ma in cosa consiste? Si tratta di una legge pensata per la tutela dell’ambiente e il ripristino degli ecosistemi compromessi in suolo europeo. Attraverso questo regolamento, l’Ue impone agli Stati membri misure per ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell'Unione entro il 2030 e il ripristino di tutti gli habitat degradati entro il 2050.
L’approvazione della Nature Restoration Law è un risultato epocale e per nulla scontato, dal momento che per due lunghi anni non era riuscita a oltrepassare il 65% dei consensi richiesto per diventare legge. Tra i Paesi che hanno osteggiato la Nature Restoration Law c’è anche l’Italia, affiancata da altri come Svezia, Finlandia, Ungheria e Olanda, che si sono opposti per paura di ripercussioni economiche sul settore agricolo. Solo il voto austriaco, all’ultimo minuto, ha portato alla definitiva approvazione del regolamento con il 66% dei sì.
La legge, come ha sottolineato il Consiglio europeo, "stabilisce obiettivi e obblighi specifici e giuridicamente vincolanti per il ripristino della natura in ciascuno degli ecosistemi elencati, da quelli terrestri a quelli marini, d’acqua dolce e urbani".
Grazie al ripristino degli ecosistemi, la legge mira contemporaneamente a combattere la crisi climatica e a prevenire disastri naturali che minano i territori europei e la sicurezza di tutti noi, i suoi cittadini.
"Non c’è tempo per le pause nella tutela del nostro ambiente - ha dichiarato Alain Maron, Ministro della transizione climatica e dell'ambiente belga- Oggi il Consiglio dell’Ue sceglie di ripristinare la natura in Europa, proteggendo così la sua biodiversità e l’ambiente vitale dei cittadini europei”.
Comments