Il ritorno delle capre: non solo moda, ma sostenibilità
- Acciaro e Parodi
- 10 ore fa
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La silvopastorizia torna protagonista, nel mondo ed in Sardegna. Una pratica antica che oggi aiuta a prevenire incendi e a tutelare la biodiversità, in modo sostenibile.
Forse avrete letto della notizia che ha fatto il giro del web: è partita una scuola per pastori e allevatori, con tanto di lezioni in classe, visite in azienda del territorio e stage pratico finale. La ShepherdSchool è un progetto fortemente voluto e realizzato grazie al sostegno dell'Unione europea e del suo programma Life, con cui a tornare protagoniste sono pecore, capre e altre specie pascolanti.

Anche in Sardegna questi animali sono al centro della cultura e delle tradizioni, ed in particolare le capre portano avanti quotidianamente una rivoluzione silenziosa ma efficace. Non più considerate nemiche del bosco, oggi sono alleate preziose nella lotta contro gli incendi e nella tutela della biodiversità. Il pascolo, ad esempio, può aumentare l’efficacia di alcuni trattamenti come il decespugliamento, con l’immenso valore aggiuntivo di farlo in maniera sostenibile sia economicamente che dal punto di vista ambientale. Le capre, infatti, con il loro appetito per arbusti e sterpaglie, riducono la biomassa infiammabile, creando barriere naturali contro il fuoco. Questo approccio è poco invasivo, rispetta il paesaggio ed il territorio e risulta più vantaggioso anche sul piano economico rispetto ai metodi meccanici di pulizia del sottobosco.

Ma questo non avviene solo in Sardegna. L'efficacia di questa strategia, infatti, è stata riconosciuta a livello internazionale. In Irlanda, ad esempio, un progetto ha impiegato una razza autoctona di capre per proteggere le colline di Dublino dagli incendi, mentre in Spagna, nella regione della Catalogna, 290 capre e pecore hanno ripulito alcune aree verdi particolarmente aride, prevenendo così la propagazione delle fiamme.
Il ritorno delle capre nei paesaggi sardi non è solo una questione di prevenzione incendi, ma rappresenta anche un'opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e naturale dell'isola. Questi sorprendenti animali, infatti, contribuiscono al mantenimento della biodiversità, favorendo la crescita di specie vegetali autoctone e creando habitat favorevoli per numerose specie animali.
In un'epoca in cui la sostenibilità ambientale è al centro delle politiche globali, la riscoperta di pratiche tradizionali come la silvopastorizia dimostra come l'innovazione possa nascere dal passato. Le capre, con la loro presenza discreta ma determinante, ci insegnano che la convivenza armoniosa tra uomo e natura è non solo possibile, ma necessaria.