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Sette su nove: la Terra ha superato un nuovo limite planetario

  • Acciaro e Parodi
  • 3 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

L’acidificazione degli oceani è il settimo confine oltrepassato: restano solo due barriere da proteggere, prima che sia troppo tardi



Mare

Sette su nove. È questo il punteggio drammatico ottenuto dalla Terra. Peccato che non stiamo parlando di un gioco, ma dei limiti planetari che regolano l’equilibrio globale

L’ultimo a cadere è quello dell’acidificazione degli oceani: un confine critico che gli scienziati consideravano fino a ieri intatto e che oggi, invece, risulta già oltrepassato. Significa che stiamo vivendo in un mondo che ha violato sette barriere ecologiche su nove, e ogni volta che una di queste linee viene superata, la stabilità della biosfera diventa più fragile e più difficile da ricostruire.


Report

A riportarlo è un nuovo report del Potsdam Institute for Climate Impact Research, secondo cui il pH superficiale degli oceani è calato di circa 0,1 unità rispetto all’era preindustriale. Questo potrebbe sembrare poco, ma in termini chimici comporta un aumento dell’acidità tra il 30% e il 40%. Non è semplicemente un dato da annotare: è un segnale che gli oceani stanno perdendo la loro capacità di fungere da gigantesco “filtro” della CO₂ atmosferica e più diventano acidi, meno riescono ad assorbire il gas serra.


Stiamo giocando contro il tempo: l’oceano, quando assorbe CO₂, aiuta a stabilizzare il clima, mitigando l’effetto serra. Ma se la sua “salute chimica” peggiora, da “scudo” rischia di trasformarsi in minaccia. Acidificazione, carenza di ossigeno e ondate marine di calore stanno spingendo un sistema fondamentale in una zona di instabilità, con conseguenze che potremmo non essere più in grado di controllare.


Superare sette limiti su nove non è un gioco a punti o un avvertimento teorico: ci stiamo muovendo in un territorio sconosciuto, dove il rischio di collassi ecologici a catena cresce in modo esponenziale. L’acidificazione degli oceani non è solo un problema marino, ma il segnale di un sistema planetario che sta entrando in una zona rossa. Restano due confini ancora non violati: il tempo per proteggerli non è infinito e ciò che decidiamo oggi determinerà se la lista dei limiti infranti si fermerà a sette o scivolerà, inesorabilmente, verso il nove.

 
 
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