Sembra non esistano più luoghi incontaminati sulla Terra
- Acciaro e Parodi
- 12 set
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I rifiuti di plastica raggiungono persino le isole più remote

Situata in un angolo sperduto del Pacifico meridionale, Henderson Island dovrebbe essere un eden incontaminato, patria di specie uniche e insignita del titolo di Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Invece oggi è sepolta sotto oltre 38 milioni di pezzi di plastica, una delle più alte concentrazioni di rifiuti mai registrate al mondo.
Stesse condizioni drammatiche sulle Cocos (Keeling) Islands, in Australia. Uno studio del 2019 ha quantificato 414 milioni di pezzi di plastica, pari a 256 tonnellate nascoste sotto la sabbia; la maggior parte è costituita da articoli usa e getta come buste, cannucce, bottiglie.
Per non parlare dei mari cristallini delle Seychelles: le correnti trasportano oggetti dalle coste di Indonesia, India, Sri Lanka e peggio ancora, scaricati dalle navi in transito provenienti da Cina, Malesia, Thailandia.
Ma la plastica non si deposita “solamente”: altera l’intero ecosistema. Sulle Cocos, il manto di rifiuti innalza la temperatura massima della sabbia di quasi 2,5 °C e la abbassa nei minimi di 1,5 °C, , modificando il microclima delle spiagge e influenzando lo sviluppo delle uova di tartaruga marina, con conseguenze dirette sulla loro sopravvivenza.
Il problema non è limitato a una sola area: le Galápagos, patrimonio di biodiversità, si ritrovano anch’esse sommerse da plastica portata dalle correnti oceaniche, soprattutto dal Perù, Ecuador e dalla flotta peschereccia cinese. Anche l’isola di Pasqua (Rapa Nui) lotta contro un vortice di rifiuti: riceve 50 volte più microplastiche rispetto alla costa cilena, molte delle quali provengono perfino dal suo stesso continente, un’amara ironia che ci ricorda la necessità di agire tanto a livello locale quanto globale.
Insomma, più esploriamo più pare non esistano luoghi davvero immuni dall’impatto dell’uomo: ogni vento o corrente porta con sé frammenti di plastica, che si propagano anche in località isolate.
Se perfino gli angoli più remoti della Terra stanno gridando aiuto, il momento per rispondere è adesso.
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