Stanno crescendo piante con foglie di plastica
- Acciaro e Parodi
- 23 mag
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Uno studio riporta un nuovo allarme invisibile: le piante stanno diventando “di plastica”

Sembrano sempre le stesse, senza differenze di colore o forma. Eppure, sotto la superficie, le foglie delle piante attorno a noi stanno cambiando. Non per un ciclo naturale, ma per colpa nostra. Il respiro stesso della natura si sta riempiendo dei nostri scarti.
Uno studio pubblicato su Nature e condotto da un team dell’Università cinese di Nankai ha documentato un fatto che fino a pochi anni fa sarebbe sembrato assurdo: le piante possono assorbire microplastiche direttamente dall’aria, attraverso gli stomi delle foglie, gli stessi minuscoli pori che servono per lo scambio di gas. Non solo le radici, quindi, ma anche la parte aerea della pianta può diventare un punto di ingresso per i polimeri che inondano la nostra atmosfera.
In zone industriali densamente inquinate come Tianjin, in Cina, i ricercatori hanno rilevato la presenza di decine di migliaia di nanogrammi per grammo di PET e polistirene nei tessuti delle foglie. Frammenti di plastiche che si infiltrano a tal punto da diventare parte delle foglie stesse.
Le microplastiche sono ormai ovunque: nell’acqua, nel suolo, nei ghiacciai, nei pesci, nell’aria che respiriamo. Ma ora sappiamo che entrano anche nei meccanismi vitali delle piante, interferendo con la fotosintesi, modificando la morfologia dei tessuti, riducendo persino la crescita.
Quello che un tempo era un problema “lontano”, confinato negli oceani o nei paesi che bruciano rifiuti, ora si insinua dentro ogni cellula del nostro ecosistema. Le piante, gli organismi che per primi trasformano l’energia solare in vita, stanno diventando filtri inquinati del nostro stesso disinteresse ed inerzia.