In Svezia si ricicla talmente bene che non ci sono più rifiuti da bruciare
- Acciaro e Parodi
- 4 set
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Meno dell’1 % dei rifiuti termina in discarica: il Paese finisce per importarli dall’estero e, addirittura, guadagnarci.

In Svezia i rifiuti non sono un problema da risolvere, ma una vera e propria risorsa. Nel Paese, grazie a una gestione straordinariamente efficiente degli scarti, solo lo 0,7 % dei rifiuti totali finisce in discarica.
Il sistema di riciclo è talmente virtuoso da aver esaurito i rifiuti “bruciabili” domestici, arrivando a importarne oltre 1,3 milioni di tonnellate all’anno da Paesi esteri come Regno Unito, Norvegia ma persino Italia, che - addirittura - pagano per farsene carico.
Ma la questione non finisce qui. Perché i rifiuti, oltre al valore economico, vengono trasformati anche in energia pulita: con ben 34 impianti waste-to-energy in funzione, la Svezia riscalda più di 1,4 milioni di abitazioni e ne alimenta elettricamente 780 000.
Insomma, il Paese non solo ha risolto il problema dei propri rifiuti, ma lo ha fatto diventare un vantaggio competitivo con un incasso stimato di oltre 100 milioni di dollari all’anno provenienti dai compensi dei rifiuti esteri.
Attenzione, però, a farne un modello assoluto: restano infatti alcune problematiche rispetto all’impatto delle emissioni e una possibile “dipendenza” dagli inceneritori a scapito del riciclo puro.
Nonostante le criticità, i numeri restano impressionanti: oltre il 99 % dei rifiuti è recuperato o trattato in altro modo e il Paese continua a investire per potenziare il riciclo e ridurre progressivamente la dipendenza dall’incenerimento.


