Dal 2025, secondo le normative europee, tutte le bottiglie di plastica devono contenere almeno il 25% di materiale riciclato. Un passo avanti nella lotta contro l’inquinamento e verso gli ambiziosi obiettivi dell’UE.
L’Unione Europea ha dichiarato guerra alla plastica monouso. Dopo anni di normative per ridurne l’utilizzo ed incentivarne il corretto smaltimento, ora il cambiamento riguarda uno degli oggetti simbolo dello spreco: le bottiglie di plastica.

Da quest'anno, infatti, ogni bottiglia fino a tre litri dovrà contenere almeno il 25% di plastica riciclata, ovvero un quarto della sua composizione totale. Può sembrare un dettaglio, ma si tratta di una misura concreta per ridurre i rifiuti e promuovere un’economia più circolare.
Queste nuove regole rientrano nella Direttiva SUP (Single Use Plastic), un piano UE per ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi monouso. Oltre all’obbligo del 25% di plastica riciclata, l'obiettivo è raccogliere e riciclare il 77% delle bottiglie entro la fine del 2025, per poi arrivare al 90% entro il 2029. Un traguardo ambizioso che impone alle aziende di adeguare i loro processi produttivi e ai consumatori di prestare più attenzione alla raccolta differenziata. Il cambiamento è già tangibile: nei supermercati iniziano a comparire bottiglie con etichette che dichiarano esplicitamente l'uso di plastica riciclata, mentre sempre più Paesi adottano sistemi di deposito cauzionale per incentivare la restituzione degli imballaggi.

E questa non è l’unica novità. Ricordate la polemica sui tappi attaccati alle bottiglie? Dal luglio 2024 è entrata in vigore la norma che impone che i tappi restino fissati al collo delle bottiglie, una scelta che ha diviso i consumatori. Sebbene alcuni lo considerino un fastidio inutile, questa modifica ha un obiettivo chiaro: evitare che i tappi finiscano dispersi nell'ambiente. Secondo uno studio della Commissione Europea, infatti, i tappi delle bottiglie sono tra i rifiuti plastici più comuni sulle spiagge europee. Questa piccola modifica può fare una grande differenza in termini di riduzione dell'inquinamento, riducendo il rischio che finiscano dispersi nell’ambiente e proteggendo così ecosistemi e fauna selvatica.

Ma queste misure sono davvero sufficienti per risolvere il problema della plastica? Difficile a dirsi, ma certamente il modo in cui governi, aziende e cittadini reagiranno a queste normative determinerà l'efficacia reale della lotta contro l'inquinamento da plastica. Se da una parte queste nuove regole sono un passo avanti, dall’altra non possono essere il punto di arrivo. Per un futuro più sostenibile, dobbiamo guardare oltre il riciclo e ripensare completamente il nostro rapporto con gli imballaggi e i materiali di consumo.